David Cronenberg's "Crimes of the Future"

Opinioni Cinefile di Togni "Thanatos" Aronne


Dopo una lunga assenza, tornano le mie riflessioncine cinematografiche, questa volta approfittando della preparazione di un articolo dedicato ad un altro 'mio' Maestro: David Cronenberg.

Alla prima Visione mi parve un Caprenter minore: non avevo però visto ancora tutto del Regista, e Secondo esperimento filmico di David Cronenberg.
Come in "Stereo", anche qui ci troviamo di fronte ad una pellicola muta accompagnata da una 'colonna sonora' extra-diegetica composta da una voce narrante (in teoria del protagonista) e da rumori strani, fastidiosi.
Come nel precedente, il sonoro sembra essere costantemente preso in giro dal video: pur collegati da un rapporto di azioni e commento, sembra che sia il commento a nascere prima delle azioni, mentre queste, 'obbligate' a seguire le indicazioni presenti nella narrazione, la 'svolgono' scherzosamente, con irrisione. Insomma, la sceneggiatura si prende sul serio, il Cinema invece, conscio della propria Amatorialità, si prende gioco di sé per ridicolizzare l'audio.*
Rispetto a "Stereo", la presenza del Colore rende possibili giochi cromatici oltre che d'illuminazione: la scena della 'cospirazione' è probabilmente la più 'Artistica', con la parete (?) colorata (alla Bava, quasi) e le ombre opprimenti da cui si stagliano alcune zone illuminate.
Sicuramente è sempre un esperimento stilistico estremamente acerbo e pesante, un film che si dovrebbe rivedere più volte per cercare di carpirne qualche significato (oltre al tipico interesse Erotico dell'Autore) ma che basta vedere una sola volta perché comunque non fondamentale per conoscere lo Stile del Regista, anche se resta interessante per capirne le Origini, visto che comunque già si trovano i Caratteri Fondamentali della sua Poetica, sia nello Stile che nei Contenuti.
Insomma, un film da vedere solo se si ama Cronenberg alla Follia.

[2^ visione: 2018/02/23]
*In realtà, rispetto a "Stereo", il senso di irrisione è meno forte: i pensieri del Protagonista sembrano guardare con pacata curiosità scientifica le assurdità del 'suo tempo', e da un certo punto, il narratore inizia a parlare in 3^ persona di sé.
·"CotF" sta a "Stereo" come "Rabid" sta a "Shivers": Cronenberg esce dalla ristrettezza spaziale dell'edificio singolo per espandere la sua Visione (PsicoSessuale negli Esordi Sperimentali, HorrorSessuale negli Esordi 'Professionali') nel Mondo.
→ Restrizione Sessualità, dalla PanSessualità all'Assenza del Genere Femminile

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