CONSIGLI SETTIMANALI #7: 19-25 Agosto 2019
Dopo la parentesi "speciale quattordicinale", ritornano i consigli "regolari" settimanali, all'insegna di un percorso ideale che va dal biopic cinematografico allo slasher/splatter, con un corto come epilogo. Troviamo Autori come Burton, Scorsese, Jackson, Argento (dei tempi d'oro), Barker e ancora una volta Craven con la chiusura della Tetralogia di Scream. Non mi resta altro che augurarvi buona lettura!
Togni Aronne
"Ed Wood"
di Tim Burton, 1994
Tra i più riusciti e personali Capolavori di Burton.
Burton non si abbandona all'agiografia finta di un personaggio già osannato prediligendo una sorta di "Freak di Hollywood" come Ed Wood, uno dei cineasti considerati peggiori della Storia. Il Protagonista vive il suo Stile fregandosene dei critici e dei produttori e per questo egli può vestirsi da donna senza timore, può girare un numero esorbitante di scene in un solo giorno con riprese "buone alla prima", può persino permettersi di dialogare tranquillamente di problemi produttivi con Orson Welles come se i due fossero pari, ma soprattutto il "regista peggiore del mondo" può diventare il migliore amico di una Leggenda, anche se in declino, come Bela Lugosi.
"Ed Wood" è un Capolavoro ricco di Personalità e quindi di Significati, di Domande, di Stimoli. Pur mostrando il cinismo di Hollywood, quest'Opera invita gli Individui Spettatori, in particolare gli aspiranti Cineasti, a non demordere e a tirare avanti con i propri Sogni.
Togni Aronne
☆☆☆☆☆
"The Aviator"
di Martin Scorsese, 2004
Anche se ogni tanto cade nelle insidiose trappole del biopic movie, Scorsese costruisce ancora una volta un Ritratto intelligente e intimistico dell'essere umano dietro al potere, mostrandone soprattutto le fragilità e scegliendo, come è suo solito, un Individuo caratterizzato da una personalità e da ambizioni insolite che lo rendono un 'freak' nel mondo in cui vive. Nell'illuminazione, nei movimenti di macchina, nella messa in scena 'fisica' della visione psicologica, nel montaggio curato dalla sempre fidatissima Schoonmaker, nella Violenza che emerge più volte ecc. si riconosce la Mano, la Poetica dell'Autore di "Taxi Driver" e alla fine è la Tragicità Intimistica dell'Individuo Umano in lotta contro il Mondo e ancor di più contro sé stesso che emerge, 'permettendo' ad Howard Hughes di entrare a 'pien diritto' nel Club degli "Anti-Protagonisti" Scorsesiani.
Non un capolavoro, ma comunque un gran Film diretto dal Maestro Scorsese.
Togni Aronne
☆☆☆☆
"Forgotten Silver"
di Costa Botes & Peter Jackson, 1995
Apparentemente lontano dai divertenti eccessi Splatter e Kitsch dei primissimi lungometraggi, lo Sperimentalismo di Peter Jackson, che qua firma la Regia (e la sceneggiatura) assieme a Costa Botes, si dirige verso il documentario o, meglio, il mockumentary, sottolineandone le potenzialità meta-cinematografiche. La serietà degli interventi, del lavoro di "autenticamento" sui "filmati d'epoca" e altri elementi riescono a rendere quasi credibile questa scoperta incredibile, anche se le esagerazioni sulle scoperte e le bizzarrie della carriera del fittizio McKenzie sono indizi piuttosto forti della 'giocosità' dell'operazione. L'(Auto)Ironia e la Goliardia tipica del primo Periodo di Jackson infatti è sempre parte fondante dello Spirito del Film.
"FS" è un gigantesco Scherzo, una Parodia e al contempo un Omaggio al Cinema e alla sua Storia.
Una Pellicola da vedere se si ama il Cinema, e uno di quei Film la cui visione mi sprona a buttarmi anima e corpo nella realizzazione pratica di 'film'.
Togni Aronne
☆☆☆☆½
"Scream 4"
di Wes Craven, 2011
Dopo più di 10 anni, Craven torna sulla Saga di Culto "Scream", riportando il cast protagonista originario e Williamson alla sceneggiatura.
Le "regole", questa volta, si focalizzano sui remake, e così il film stesso, pur essendo tecnicamente un sequel, diventa una sorta di reboot consapevole. Come nel terzo capitolo, in realtà, la "scusa delle regole" serve all'Autore per riflettere sul Cinema Horror e la sua evoluzione nel primo decennio del terzo millennio, dominato infatti, in ambito soprattutto mainstream, dalla produzione quasi incessante di remake vari. Il film gioca sulla nostalgia, col tempo divenuta sempre più importante nelle strategie di vendita, e per questo l'autoreferenzialità si fa qui ancora più pressante.
Ottima chiusura definitiva della Tetralogia di "Scream": neanche qui ci troviamo di fronte ad un Capolavoro, però il Discorso (auto)critico di Craven sull'Horror e sulla società resta sempre interessante e l'intrattenimento è ancora una volta raggiunto con facilità.
Togni Aronne
☆☆☆☆
"Profondo Rosso"
di Dario Argento, 1975
Pur non considerandolo uno dei miei Film preferiti in assoluto né una delle Opere Argentiane da me più amate, "Profondo Rosso" è comunque un Capolavoro imprescindibile del Genere, un'Opera d'Arte cinematografica di notevole impatto, molto più complessa e sfaccettata rispetto al "Thriller-Horror d'intrattenimento" che potrebbe sembrare ad una visione molto superficiale (e forse rispetto anche alle intenzioni stesse di Argento), con una Cura attentissima per la messa in scena, per la Fotografia, il Montaggio, la Musica ecc.
(Per approfondire la mia opinione in merito, andate qui).
Togni Aronne
☆☆☆☆☆
"Nightbreed"
[Cabal]
di Clive Barker, 1990
Nota introduttiva: si parla della Director's Cut.
Forse imperfetta ma comunque straordinaria Opera d'Arte, ricca di Contenuti Etici (e Sovversivi), con Effetti Visionari e un Cast Stupendo, tra cui spicca David Cronenberg.
Un Finale Straordinario, la progressiva evoluzione dell'Atmosfera dal thriller psicologico alla Fiaba Horror fino ad arrivare al 'FantaDramma di denuncia e di riscatto', l'Artisticità visiva, il Fascino sonoro rafforzano i Contenuti eticamente ribelli dell'Opera. L'autorità, psichiatrica e poliziesca in particolare, ma anche quella religiosa, è contestata con forza, la sua repressione mostrata come mera risposta xenofoba all'Ignoto che sconvolge la tranquillità del socialmente accettabile. Ma anche le leggi di Midian sono criticate, pur inquadrandole all'interno di una necessità di auto-tutela: solo sovvertendo lo status quo di reietti che i 'freaks', i Nightbreed possono salvarsi e, forse, sperare in una autentica Rinascita.
Ricapitolando: un Film Magnifico.
Togni Aronne
☆☆☆☆½
"Violent Shit"
di Andreas Schnaas, 1989
Il titolo è praticamente un'auto-recensione: infatti, a parte qualche idea visiva interessante (come il demone che appare in un credo flashback e il gesù cristo sbranato dal macellaio-zombie-redneck "protantagonista"), "Violent Shit" è una roba audio-visiva alquanto merdosa fotografata assai amatorialmente, montata abbastanza casualmente e musicata addirittura peggio. Il suo Fulcro, nonché unico elemento degno di nota, è la "Viulenza", a cui va dato atto di essere costruita con buoni effetti speciali (specialmente per i costi), ma il film è un pugno negli occhi, è Anti-Cinema fatto e finito... Che però forse può anche essere ammirato per la sua natura Anti-Artistica dichiarata (un po' come "Trash Humpers" di Korine) e, considerandolo come un film amatoriale fatto tra amici/he, può anche risultare simpatico. Ma resta un pugno di ferro negli occhi... e nelle orecchie... A stento mi son trattenuto dal guardare l'ora e addirittura dallo spegnere tutto...
Togni Aronne
☆½
Cortometraggio settimanale
"The Grandmother"
[La nonna]
di David Lynch, 1970
3° Cortometraggio Lynchano, dove lo Stile Cinematografico del Grande Maestro del Cinema più Surreale inizia a delinearsi in modo ancora più forte. Forse il Suo Più Grande Capolavoro tra i Cortometraggi, si vede che stiamo per avvicinarci al Leggendario Esordio al Lungometraggio ("Erasherhead").
Togni Aronne
☆☆☆☆☆
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